La posa delle tubazioni, del riscaldamento radiante a parete, avviene fissando al lato interno della muratura esterna dei pettini in plastica tra cui si incastrerà la tubazione in polietilene; seguendo andamenti a zig-zag, la tubazione copre così tutta la zona definita dal progetto. Gli estremi di ogni circuito vanno collegati ad un collettore che serve più stanze della stessa zona. Il collettore verrà collegato alla centrale termica con sezioni adeguate. L’acqua parte dalla centrale a temperature assai basse, intorno ai 40° C.
Le superfici verticali di un ambiente sono quelle che hanno un maggiore scambio radiante con il corpo umano, per questo il riscaldamento a parete risulta ideale.
Questo sistema, così posizionato, è ottimo anche per raffrescare.
In questo edificio costruiti nei Colli Berici (Vicenza) a 240 m. s.l.m. l’impianto di riscaldamento, nei periodi più freddi dell’inverno, funziona solo 2-3 ore al mattino.
Misurando le temperature interne, nelle giornate fredde -5°C esterno, si rilevano questi valori:
• | 27° | C | parete radiante con riscaldamento in funzione |
• | 22-23° | C | muratura esterna |
• | 22-23° | C | pareti interne |
• | 22-23° | C | pavimenti e soffitti |
• | 20-21° | C | vetri tripli a basso emissivo con gas Argon |
• | 21,5° | C | temperatura dell’aria |